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Gratitudine!

Ringraziare è un pò come concludere, chiudere,  lasciare andare, come quando si termina la lettura di un buon libro o ci congediamo da un incontro con una cara persona. E’ una sensazione di pienezza e di nostalgia allo stesso tempo. 

Quando arrivo alla fine di ogni anno, entro in contatto con questi sentimenti. Grata per quanto avuto e incontrato, eccitata di lasciarmi alle spalle quello che di meno buono c’è stato. 

Ma questa fine d’anno è speciale!

Inaspettamente ricevo questo dono (una recensione sulla mia attività professionale).

Grata a te, Anonimo, perchè questo anno di lavoro si è messo in bolla!  

Grata a te, Anonimo, perchè tra certezze e dubbi, gesti e scelte più attenti, altri più casuali, trovo conferma che la cura, lo studio continuo, l’amore per questa professione, il mio modo di sostenere le persone fanno fiorire cose buone.

Che ognuno di noi possa concludere con un gesto di gratitudine!

Fare pausa: ci vediamo a settembre!

L’estate è “richiedente”! Ci sollecita a diverse prestazioni, ci può mettere un pò di pressione: avere un fisico da mostrare, superare la prova costume, appagare i nostri desideri di avventura, viaggio, incontri, amori. E’ possibile immaginare che tutti stiano bene, siano felici, si stiano divertendo, si trovini in luoghi e posti meravigliosi.
E così carichiamo le vacanze di aspettative e soluzioni magiche!

Allora, andiamo in vacanza con “una sola (1) in-tenzione“: fare pausa, valorizzando questo periodo così come è.

Lontano o a casa per una serie di ragioni, da soli o in compagnia, in famiglia o in coppia, concediti in questa pausa di ritrovare il tempo per te stesso, il piacere di stare con te (quando è stato l’ultima volta che sei stato in contatto con te?).

MERAVIGLIATI di TE: fa di te stesso la tua alba e il tuo tramonto e sii grato per questo.

A presto!

Psicologia e Ansia

ANSIA

Mancanza di sicurezza nell’affrontare le cose della vita:

«non ho stabilità, non ho certezza della mie abilità per affrontare le attività quotidiane»

Perdita del controllo sul proprio corpo:

«senso di affanno, tachicardia, tremore, sto per morire»

Eccessiva attenzione sulle situazioni preoccupanti

«sto per morire, non sono in grado, non sono al sicuro»

  1. Come gestire meglio queste reazioni?
  2. Come modificare la risposta emotiva e i comportamenti?
  3. Come imparare nuove strategie efficaci?

#BUON NATALE: la meditazione di Metta

Meditazione di Metta

Metta in lingua Pali significa gentilezza amorevole. Questa meditazione, come la pratica di mindfulness, è il dono per me di questo anno prepotente, in cui ho scoperto che si può rallentare, godere del presente e essere gentili e amorevoli con se stessi e con gli altri.

Pandemic Fatigue: chiedi aiuto allo psicologo

OMS definisce la Pandemic Fatigue lo stato di malessere di cui soffre il 60% degli Europei, a causa della cronicizzazione dello stato di crisi dovuto al Covid 19.

L’essere umano ha una grande capacità di fronteggiare uno stato di emergenza improvviso e imprevedibile, proprio perché in caso di catastrofe naturale, grave incidente o forte evento di vita stressante, di solito risponde in modo adattativo grazie alla capacità di sopravvivenza, di cui è dotato dai tempi più antichi.

E’ altrettanto incapace di fronteggiare uno stato fortemente stressante prolungato nel tempo, proprio quello che stiamo vivendo per la diffusione del Covid 19.

Il Covid 19 ci sta sollecitando alla modifica delle abitudine di vita e della routine, ovvero stimola a cambiare i comportamenti individuali e sociali: distanziamento fisico, uso della mascherina, igiene e cura degli ambienti e della persona in primis.

Sviluppando una maggiore capacità adattativa, si è maggiormente in grado di coesistere con la presenza del virus. Anche la nostra mente, quindi, fortifica il sistema immunitario.

Consigli per coesistere con il Covid 19

  • Prendersi cura gli uni degli altri.
  • Accettare la nuova realtà: questo è quello che c’è.
  • Crearsi una nuova routine, con orari prestabiliti per i pasti, il lavoro, l’esercizio fisico e il riposo.
  • Usare al meglio la tecnologia come ponte di socializzazione e crescita personale e di comunicazione.
  • Creare angoli di benessere e cose piacevoli, godere del poter rigenerante della natura.
  • Concedersi momenti rilassanti e giocosi.
  • Seguire un’alimentazione sana, non abusare di alcool, sostanze, sonno.
  • Svolgere regolare attività fisica.
  • Chiedere un supporto psicologico: talvolta sono sufficienti pochi incontri per ritrovarsi e tornare a sorridere.
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